Su Facebook, Nicola Oddati, responsabile del coordinamento iniziativa politica del Pd, scrive: "Esattamente cosa è accaduto, da spingere diversi esponenti "riformisti" del Pd a posizioni pubbliche critiche verso la linea politica e programmatica del Pd, in particolare riguardo ad una possibile alleanza con i 5 stelle? È accaduto che si è aperta una breccia nei 5 stelle e che la nostra strategia comincia a funzionare. E può essere che le cose che facciamo funzionino? No. Per taluni esponenti del Pd non può essere. Sono in gran parte gli stessi che, durante le trattative per fare il governo, erano pronti ad accettare qualsiasi cosa, qualsiasi, pur di salvare la legislatura. E che hanno sottoscritto i punti programmatici alla base del governo, che comprendono il taglio dei parlamentari e la necessaria e conseguente riforma elettorale.

Gli stessi che hanno approvato all'unanimità le relazioni, in diverse occasioni, di Nicola Zingaretti nelle quali si indicava chiaramente un lavoro verso l'obbiettivo di un'alleanza elettorale, anche nei territori, con coloro con i quali governiamo il paese. Perché c'è una cosa che io veramente non capisco: come può una persona onesta intellettualmente sostenere che si può governare coi 5 stelle l'Italia intera, ma non una regione o un comune. Dove l'abbiamo deciso? Nelle sedi proprie, alle quali il precedente segretario ci aveva disabituato, preferendo happening di amici. Vogliamo tornare a discuterne? Volentieri. Ma per quanto mi riguarda coi 5 stelle o ci si può alleare dappertutto, ovviamente senza automatismi, o non si può governare nemmeno a palazzo Chigi".

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 18 agosto 2020 alle 20:15
Autore: Ivan Filannino
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