“Il nucleare pulito non esiste: Salvini se ne faccia una ragione. Il regista di questo film surrealista si chiama Roberto Cingolani, un ministro che, esprimendosi a favore dell’inclusione dell’energia nucleare nella tassonomia verde UE senza un mandato del Parlamento, ha voltato le spalle alla democrazia. La Lega e il Ministro Cingolani sono un problema di questo governo che era nato nel segno della lotta alla crisi climatica e che invece sta bloccando  la  transizione ecologica dell’economia e della società”.



Così, in una nota, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, co-portavoce nazionali di Europa Verde, che proseguono: “Salvini, supportato dall’operato di un ministro che sta sabotando la transizione ecologica, dice di guardare agli altri Paesi europei in fatto di energia, dimenticando di aggiungere che la Germania, con il Ministro di Economia e Clima, nonché leader dei Verdi tedeschi, Robert Habeck, punta sul soddisfacimento di almeno l’80% del fabbisogno energetico nazionale da fonti rinnovabili entro il 2030 e che addirittura Angela Merkel ha lavorato affinché il suo Paese potesse dire addio all’ultima centrale nucleare entro il 2022. E se guardiamo alla Francia, non è difficile vedere che la centrale di Flamanville, tuttora in costruzione, appartiene alla terza generazione plus ed è costata allo Stato 20 miliardi di euro”.

“L’Italia non deve investire soldi per una fonte energetica costosissima che rappresenta un’ipoteca negativa  sul futuro delle nuove generazioni, sottraendo investimenti alle energie rinnovabili che sono notevolmente più competitive dal punto di vista economico rispetto a numerose altre fonti energetiche. È evidente come la presenza della Lega di Salvini in questo governo sia un grave problema che va risolto subito dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, o avviando le consultazioni per una nuova maggioranza o andando a elezioni anticipate”, concludono Bonelli ed Evi.

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 04 dicembre 2021 alle 19:45
Autore: Redazione Centrale
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