“La decisione di rinviare l'apertura degli impianti sciistici, comunicata tardivamente ieri dal ministro Speranza, genererà conseguenze negative non solo sulle imprese turistiche, ma anche sull'indotto. Intorno al turismo infatti si muove un'intera economia che associazioni di categoria stimano fra i 10 e i 12 miliardi di euro, tra diretto, indotto e filiera. Quando parliamo di indotto vanno ricompresi gli alloggi, gli agriturismi, i rifugi e le malghe con la produzione dei formaggi pregiati che, con lo stop allo sci, dovranno far fronte a perdite che alcune stime calcolano potranno arrivare fino al 90 per cento. Quindi l'impegno che mi sento di chiedere è doppio.

E' opportuno prevedere forme di ristori non solo alle imprese sciistiche e turistiche, ma anche alle imprese agricole interessate, che risentiranno delle mancate presenze turistiche nel periodo di fatto più importante della stagione. Spero che il nuovo ministro delle Politiche agricole, Patuanelli, raccolga il grido di allarme che arriva dai produttori agricoli perché in gioco c'è anche la loro sopravvivenza”. Così, in una nota, il deputato e capogruppo di Forza Italia in commissione Agricoltura alla Camera, Raffaele Nevi

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 15 febbraio 2021 alle 13:45
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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