“Nel 2017 lo Stato italiano, su intervento della Banca centrale europea e dell’Autorità bancaria europea, ha salvato il Monte dei Paschi di Siena con un investimento di 5,4 miliardi di euro e diventando, così, il primo azionista della banca con una quota maggioritaria del 64%. Il termine per l’uscita dello Stato da MPS è stato fissato dalla Commissione europea al 31 dicembre 2021. Unicredit, a fine luglio scorso, aveva avviato alcune procedure per l’acquisizione di alcuni asset di MPS nell’ambito di una trattativa che si è interrotta il 24 ottobre.

Le richieste avanzate da Unicredit, infatti, comporterebbero un onere per lo Stato italiano tra i 7 e gli 8 miliardi di euro e metterebbero a rischio 7000 posti di lavoro”. Lo si legge in un’interrogazione presentata da Antonio Tajani, eurodeputato e Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo, con la quale si chiede di sapere se la Commissione europea “intende prorogare il termine del 31 dicembre 2021 per consentire soluzioni di mercato che garantiscano il marchio della quarta Banca italiana, i livelli occupazionali e i risparmi degli italiani e quali misure intende adottare per valorizzare le banche con forte legame territoriale a tutela di famiglie, imprese e dell’economia reale”.
 

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 25 ottobre 2021 alle 14:15
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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