"Sono andata a fare un giro sulle pagine Facebook degli assassini presunti di Willy. Quello che emerge palesemente non c'entra nulla con la politica in qualunque sua forma. Parliamo dell'esatto contrario. Parliamo di gente che escludo abbia mai letto un libro, che escludo credesse in qualcosa che non fossero le scarpe firmate, le foto cafone nei luoghi cult, che non fosse l'effimero, la ricerca dell'effimero". Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia commenta l'uccisione del giovane Willy Monteiro. Per la Meloni, giunta a Vietri sul Mare (Salerno), insieme a Salvini e Tajani a sostegno di Stefano Caldoro per le Regionali in Campania, c'è il problema della "droga perché questo è un problema che bisogna avere il coraggio di affrontare: la cocaina, il dilagare della cocaina.

Se al posto di Willy ci fosse stato qualunque altro ragazzo che, come lui, coraggioso, eroico decideva di non girarsi dall'altra parte ed intervenire, avrebbe fatto la stessa fine perché quella gente perde il controllo perché purtroppo c'è un problema legato alla tossicodipendenza, allo spaccio. Due di queste persone avevano precedenti per spaccio. Quindi che poi si venga a dire che potrebbe afferire all'una o all'altra cultura politica... Prendo le distanze e sono distante anni luce dalla cultura di quella gente. Combatto il nichilismo ogni giorno, lo spaccio ogni giorno, la droga ogni giorno".

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 11 settembre 2020 alle 20:15
Autore: Alessandra Stefanelli
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