"Invece di chiedere il Mes, è meglio una patrimoniale ai super ricchi". E' una delle 2 proposte, insieme a quella di far pagare l'Imu e l'Ici non versata sui
beni immobili alla Chiesa, che avanza sul suo blog Beppe Grillo criticando il Mes.

"Da giorni - scrive Grillo - ormai rimbalza sui social come sui giornali l'ombra nefasta dell'avvento di una patrimoniale sui beni mobili e immobili degli italiani. La proposta presentata da Leu e Pd e subito bocciata dalla commissione Bilancio della Camera che l'ha definita "inammissibile" prevedeva un'aliquota progressiva minima dello 0,2% sui patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500 mila euro e fino a 1 milione di euro, per arrivare al 2% oltre i 50 milioni di euro. Ma, fortunatamente, non è passata e quindi capitolo chiuso. E se per una volta, invece che sovraccaricare di tasse la classe media che sta lentamente scomparendo, si procedesse a tassare soltanto i patrimoni degli italiani più ricchi? Nel nostro Paese, secondo l'ultimo rapporto sulla ricchezza globale del Credit Suisse, ci sono 2.774 cittadini con un patrimonio personale superiore a 50 milioni di euro; se sommati, i loro patrimoni, ammonterebbero addirittura a circa 280 miliardi".

Grillo si chiede: "Non sarebbe più equo, dunque, rivolgersi a loro piuttosto che al resto della popolazione già stremata da un anno tragico dal punto di vista finanziario, oltre che sanitario? Un contributo del 2% per i patrimoni che vanno dai 50 milioni di euro al miliardo genererebbe un'entrata per le casse dello Stato poco superiore ai 6 miliardi. Uno del 3% dato dai multimiliardari potrebbe fruttare circa 4 miliardi ulteriori".

"Una patrimoniale così concepita, significherebbe per le casse dello Stato un'entrata garantita di almeno 10 miliardi di euro per il primo anno, e di ulteriori 10 se la misura venisse confermata anche per il 2022".

Insieme alla richiesta di far pagare l'Imu e l'Ici non versata sui beni immobili alla Chiesa, si tratta per Grillo di "due proposte assolutamente praticabili, sacrosante e soprattutto non vincolanti (che non prevedono alcun tipo di indebitamento per l'Italia) che porterebbero un sacco di miliardi nelle casse
dello Stato in poco tempo, semmai ce ne fosse bisogno. Se sommate, le due proposte, porterebbero nel biennio 2021/2022 all'incirca 25 miliardi di euro subito spendibili e liberi da vincoli di rientro". 

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 04 dicembre 2020 alle 11:15
Autore: Camilla Galvan
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