Nel nuovo libro di Bruno Vespa, Luigi di Maio ribadisce la sua contrarietà a prendere i 36 miliardi del Mes. "Lo spread è ai livelli più bassi da quando siamo al governo: possiamo finanziare la sanità attingendo al mercato dei capitali e al Recovery Fund. Tra l'altro nessun paese li ha chiesti in Europa, perché dovremmo farlo noi e dunque dare un segno di debolezza verso i mercati?", sostiene.

Riferendosi ai 209 miliardi del recovery fund in arrivo, Di Maio aggiunge: "Non sono soldi nostri, ma soldi degli italiani. Dovremo coinvolgere il più possibile le opposizioni decidendo in un clima di unità nazionale quali progetti finanziare. Non possiamo dimenticare che il centrodestra governa nella maggior parte delle regioni". Quando Vespa nel suo libro ricorda a Di Maio il ritardo che hanno subito e subiscono dossier come Alitalia, Autostrade, Ilva, il ministro degli Esteri ricorda il successo di alcune operazioni (Sia/Nexi e Euronext/Borsa Italiana) e aggiunge: "Non deve meravigliare che in dossier di grosso calibro ci siano divergenze di vedute tra alleati di governo. Non bisogna vergognarsi per questo. Il problema è la lentezza…".

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 24 ottobre 2020 alle 14:20
Autore: Rosa Doro
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