Ieri il Presidente del Consiglio Draghi, durante la sua visita a Canazei, ha ammesso che la tragedia della Marmolada è figlia del deterioramento ambientale e dalla situazione climatica, prendendosi il tempo per riflettere prima di agire”, constatano i co-portavoce nazionali di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, che proseguono: “Di fronte a queste affermazioni, non possiamo che rivolgere tre interrogativi al Premier: perché, nonostante fosse stato avvisato già all’inizio del 2022 da un report scientifico dell’UE del disastro idrico e della siccità che stiamo vivendo in questi giorni, il governo non ha riflettuto per tempo e messo da subito in atto quelle misure necessarie a evitare il dramma che stiamo vivendo? Perché il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici viene tenuto ben nascosto in un cassetto del Ministero della Transizione Ecologica?”.

E perché, – affondano Bonelli ed Evi, – mentre Draghi riconosce pubblicamente l’urgenza di affrontare la crisi climatica, il Governo da lui presieduto fa di tutto per ostacolare la transizione ecologica? È ora di smetterla con l’ipocrisia di chi ogni giorno ci racconta dell’urgenza di agire contro il disastro climatico ma, all’atto pratico, continua a girarsi dall’altra parte. Un’ipocrisia evidente anche nei tentativi del suo Governo di rinviare il divieto alle auto a diesel e benzina fissato dall’UE al 2035, senza spingere l’acceleratore sulle rinnovabili, ma anzi continuando a puntare sulle fonti fossili. Senza dimenticare un’ultima domanda fondamentale: perché il Governo non raccomanda agli europarlamentari di votare contro inclusione di gas e nucleare nella tassonomia in quanto investimenti non sostenibili? I cittadini italiani, ai quali questo Governo sta rubando il futuro, meritano delle risposte concrete”, concludono Bonelli ed Evi.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 05 luglio 2022 alle 11:40
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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