"Essere forti con i deboli e deboli con i forti lo chiamo viltà. Questo è un governo che sferra un attacco quotidiano all'uguaglianza. Tra le persone, e lo abbiamo visto sui diritti. Sui territori, con l'autonomia differenziata di Calderoli. E ora a quella tra le fasce sociali, con questa manovra".

Così, in una intervista a Repubblica, il vicesegretario del Partito Democratico Peppe Provenzano.

"Io vedo solo il pugno duro contro i poveri a fronte dei colpi di spugna verso gli evasori. Una redistribuzione alla rovescia" sottolinea.

Reddito di cittadinanza? "Si tratta di una misura necessaria in tempi di crisi, certo migliorabile. Dietro la decisione di cancellare il reddito c'è l'idea che, se i poveri sono tali e non hanno lavoro, la colpa è sostanzialmente la loro. Con la caccia ai poveri ora Meloni ha ricompattato i suoi. Sulle pensioni siamo a cifre molto lontane da quelle promesse. Se poi si tagliano i servizi, la spesa sanitaria e scolastica, se si rallenta il Pnrr, con una mano dai e con due togli" afferma. Questa manovra non è solo ingiusta, è anche inadeguata, perché avvicina lo spettro della recessione. E con l'aumento del tetto al contante diventa anche pericolosa, perché rappresenta un favore anche a chi vuole riciclare e corrompere, in una parola alle mafie" conclude.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 23 novembre 2022 alle 10:20
Autore: Simone Gioia
vedi letture
Print