"Lo avevamo detto in tutte le salse: la norma della Legge di bilancio che in un colpo solo aumenta a 5mila euro il tetto al contante e cancella le sanzioni per gli esercenti che rifiutano pagamenti digitali fino a 60 euro, è una strizzata d'occhio a furbi e furbetti e un conseguente passo indietro nella lotta all'evasione fiscale. Ieri la Corte dei conti, in audizione sulla Manovra davanti alle Commissioni bilancio di Camera e Senato, non ha potuto che farlo puntualmente notare, sottolineando come l'intervento vada contro gli impegni e la strategia antievasione contenuta nel Pnrr. Il M5S, che da subito si era schierato contro la norma in questione, ne aveva anche chiesto lo stralcio in quanto ordinamentale: la Legge di bilancio, infatti, può contenere esclusivamente norme che hanno effetti finanziari e questa di sicuro non li produce. La Commissione, però, con una decisione molto grave, legata a un non indicativo precedente del 2016, ha respinto la nostra richiesta.

Il problema ormai è sotto gli occhi di tutti. Il M5S, durante l'iter parlamentare, si batterà per cancellare questo passo indietro e presenterà emendamenti per puntare fortemente sui pagamenti digitali, recuperando il cashback ordinario allora lanciato dal Governo Conte e introducendo l'innovativo meccanismo del cashback fiscale, che consentirebbe ai contribuenti di vedersi immediatamente accreditate su conto corrente le spese fiscalmente detraibili sostenute con strumenti elettronici: un'innovazione che semplificherebbe la vita e aiuterebbe a combattere l'evasione innescando un utile contrasto di interessi". Lo comunicano in una nota i deputati M5s della Commissione bilancio della Camera.

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 03 dicembre 2022 alle 15:45
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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