“Purtroppo sulla questione della formazione iniziale, il Ministero dà una risposta simile a quella resa alla camera due settimane fa, dimostrando di non essere ancora in grado di chiarire questioni cruciali che stiamo sollevando da mesi”. Lo ha detto Simona Malpezzi, senatrice del Pd, in Aula durante l’interrogazioni urgente al MIM
“Servono risposte per le università e gli studenti che vogliono intraprendere la strada per diventare insegnanti. Purtroppo, continua la senatrice del Pd, il MIM non è ancora in grado di dare alcun tipo di indicazione circa il percorso dei 60 cfu: siamo in grave ritardo”.
“Le 70 mila assunzioni sono previste entro il 2024 e il lavoro sul percorso -su cui ha legiferato un anno fa il dl 36- ancora indefinito. Il governo ha avuto molto tempo eppure è in ritardo e, contestualmente, non dà alcun chiarimento sui decreti attuativi”.
“Una situazione preoccupante a cui si aggiunge il tema dei costi: non è un caso che in sede di conversione chiedemmo di ampliare la no tax area, per consentire agli studenti di accedere ai percorsi in modalità sostenibile. Oggi invece sembra che il governo sia intenzionato a far pagare i costi ( da fonti stampa attorno ai 2500 euro) agli studenti stessi: non è accettabile”.

“Lo dico chiaramente -aggiunge- non possiamo consentire che i ragazzi che vogliono diventare insegnanti si debbano pagare la loro formazione. Uno Stato credibile investe nella formazione dei suoi futuri insegnanti.
Suggeriamo di mettere un limite ai costi, come facemmo per i 24 crediti, altrimenti così è del tutto evidente che il sistema non possa funzionare”.
“Ultima questione non meno importante: nel dl 36 era prevista una quota per l’erogazione della formazione online non superiore al 30 percento in modo tale che non venisse penalizzata la fase fondamentale dei tirocini.
Sembrerebbe che questa percentuale possa essere aumentata al 50%: un dato inaccettabile che non tiene conto di quanto siano importanti i tirocini e il lavoro sul campo per diventare un buon insegnante”, ha precisato la senatrice del Pd.
“Chiediamo al ministero di confrontarsi finalmente con università e con le rappresentanze studentesche, queste ultime completamente escluse dalla discussione che riguarda il loro futuro.
Ascoltiamo gli studenti che vogliono diventare insegnanti e a cui il dl 36 ha dato finalmente una prospettiva. Il governo si apra al dialogo e corregga al più presto il tiro. Sarebbe grave sprecare un’occasione così importante”.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 01 giugno 2023 alle 23:00
Autore: Redazione Milano
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