"Il Governo italiano ha deciso di inviare armi in Ucraina per aiutarla nella resistenza all'invasione della Russia. Il governo italiano ed anche l'Unione europea ritengono che l'inoltro delle armi sia l'unica soluzione possibile per aiutare un popolo invaso ingiustamente. 

Appare evidente che anche l'Italia, in tal modo, diviene cobelligerante e ci chiediamo quale possa essere la conseguenza di tale forma di aiuto alla nazione ucraina" ha dichiarato Biagio Maimone, fondatore www.nuovademocrazia.it, il quale ha aggiunto:

"Noi, nazione democratica, che condanniamo la guerra, avremmo dovuto fare ricorso ad azioni di natura democratica, in adesione agli stessi principi che sorreggono il nostro Stato democratico. 

Non lo abbiamo fatto, o meglio, abbiamo invocato la pace con voce troppo flebile, a tal punto da non essere giunta alle orecchie di Vladimir Putin.

Certo, egli persegue i suoi obiettivi e lo fa attraverso la guerra, sanguinaria per sua natura, senza pietà, incurante del dolore del popolo ucraino, vera ed unica vittima di tale efferata guerra, scandalo della ragione.

E le stelle stanno a guardare! Qualcuno si è interrogato se esiste anche un solo piccolo spiraglio per un dialogo che conduca alla pace? 

Sicuramente esiste, ma ognuno fa appello al proprio sconfinato orgoglio,  che nulla ha a che fare con lo spirito democratico.

L'ucraina ha ragione perché è stata invasa e la Russia non ha ragione: è una verità inconfutabile.

E' questo il dualismo, la scissione che si è creata. Occorre portare tutto ad unità,  e tale unità può essere realizzata solo da coloro che veramente credono nella democrazia, che ha una sola via espressiva e tale via è il dialogo, che può tessere relazioni, difficili certamente da tessere, ma ineludibili.

Se il conflitto dovesse degenerare per un dialogo mai veramente avviato, nel modo idoneo, anche complesso, proprio  in quanto occorre incamminarsi per strade impervie, allora significa che ha vinto la dittatura ed, ancora una volta, l'intera umanità cadrà vittima di una guerra mondiale, questa volta senza alcuna salvezza. 

Noi popolo italiano vogliamo la pace e diciamo al governo di tendere la mano a Putin affinché comprenda che la pace  vale molto di più della conquista di un territorio, in quanto foriera di sviluppo e benessere per la stessa Russia e per tanti popoli con cui la Russia ha creato  relazioni economiche e culturali. 

La democrazia ha come suo unico strumento la comunicazione, che giunge dove nessuno strumento bellico arriverà mai, in quanto collega il mondo interiore di chi dialoga, mettendo in moto i sentimenti più profondi, non rimane alla superficie delle cose, ma cattura l'animo umano conducendolo alla condivisione di progetti che, con l'assurda cecità delle armi, mai potranno essere condivisi. 

Allora facciamo appello ai valori della democrazia, i soli capaci di creare quel dialogo che tutto risolve". 

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 25 giugno 2022 alle 21:00
Autore: Redazione PN
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