"Una proposta di bandiera come fu quella di Rodotà nel 2013 oggi non serve, perché la situazione è diversa, l’obiettivo è concorrere veramente all’indicazione del presidente della Repubblica. E probabilmente nelle trattative, per l’eterogeneità di posizioni del gruppo, sarebbe una forzatura che non darebbe risultati".

Lo ha detto in un'intervista all'Huffington Post il deputato del Movimento 5 Stelle ed ex Ministro per le politiche giovanili e lo sport nel Governo Conte II, Vincenzo Spadafora.

"Tutti hanno sostenuto che sostenere questo governo ci è costato, e farlo ora cadere sarebbe una sciagura. E la continuità dell’esecutivo si garantisce con Draghi a Palazzo Chigi, è l’unica condizione. L’altra è il no alla candidatura Berlusconi - spiega Spadafora. Non mi nascondo dietro un dito: la nostra coalizione è in evidente in affanno. Il centrodestra usa in questa fase Berlusconi per ammantarsi di apparente unità. Mi auguro che negli incontri ristretti di questi giorni si cominci a intravedere una strategia, sarebbe deleterio il contrario - aggiunge. L’unica certezza è che se Draghi va al Quirinale la situazione si complica, le forze politiche sono molto deboli".

Poi, sull'ipotesi Mattarella bis, Spadafora chiarisce: "Io sono sicuro che se solo cogliessimo un segnale di disponibilità da parte sua sicuramente sarebbe il nome su cui convergerebbe tutto il M5s. Imbarazzante però sentire chi, negli altri partiti, invoca un mandato breve. Se quella è la scelta il mandato deve essere pieno".

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 14 gennaio 2022 alle 16:40
Autore: Simone Gioia
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