“Il miracolato Manlio Di Stefano, passato alla cronaca per le sue posizioni filorusse e anti Nato e per la sua partecipazione al congresso del partito di Putin, Russia unita, lo stesso che senza vergogna definiva l’Ucraina uno “stato fantoccio della NATO” e la Tap, che oggi vuole raddoppiare, un “progetto criminale”, che si è ripetutamente esposto contro le sanzioni alla Russia, evidentemente, voleva ancora un presidente della commissione Esteri del Senato grillino e putiniano come lui”.

Lo dichiara il deputato di Italia Viva Luciano Nobili

“Ma soprattutto - prosegue - continua ad andare in tv a ripetere le sue scempiaggini. Come oggi, su La7, dove ha parlato di “appetiti ucraini” da contrastare, della “voglia di riavere tutto e subito” di Zelensky che va combattuta e addirittura di “togliere la speranza” non a Putin ma ad un popolo, quello ucraino, invaso, martoriato e bombardato che lotta eroicamente per difendersi, col sostegno dell’Italia e dell’intera Europa”.

“È evidente che le sue posizioni – sottolinea - non sono compatibili con il governo di Mario Draghi che proprio oggi ha rilanciato davanti alle camere con parole perfette l’impegno dell’Italia al fianco dell’Ucraina e per la costruzione di un dialogo. Anzi le sue uscite danneggiano il lavoro del governo e sembrano corrispondere al tentativo di sabotaggio di Draghi messo ormai esplicitamente in campo da Conte e dal M5S. Indipendentemente dalla ragione politica, le sue parole sono inaccettabili e Di Stefano dovrebbe dimettersi da sottosegretario di un governo che ha una linea opposta alla sua in politica estera. Per fortuna dell’Italia”, conclude.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 19 maggio 2022 alle 21:30
Autore: Redazione PN
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