“In Fratelli d’Italia non c’è diritto di cittadinanza per certe idee, né per chi le propina, ma noi oggi vogliamo parlare dei problemi degli italiani, non dover rispondere alle accuse strumentali di una sinistra che non ha più nulla da dire”. Lo ha dichiarato in un’intervista a iNews24, il senatore di Fdi, Andrea De Bertoldi che ha poi proseguito: “Noi diamo per scontato che non dobbiamo dare la patente di democraticità a nessuno; mi chiedo piuttosto quante volte invece siano state chieste cose analoghe alla sinistra per i suoi rapporti con il comunismo”. De Bertoldi ha poi spiegato: “Noi abbiamo fatto la svolta di Fiuggi e sia io che Meloni eravamo presenti in quegli anni, così come eravamo in Alleanza Nazionale quando Fini pronunciò quelle considerazioni sul fascismo.

Poi qualche cretino e buffone lo si trova in ogni partito, ma non per questo vuol dire che lo rappresentino”.  Sull’inchiesta di Fanpage, De Bertoldi ha successivamente dichiarato: “Non ho mai conosciuto questo Jonghi Lavarini, ma da quello che appare finora mi sembra evidente che Fidanza abbia sbagliato, anzi sono certo che lui sia il primo ad esserne consapevole”. Sulla proposta di Meloni di istituire un organo permanente per monitorare possibili atteggiamenti nostalgici degli iscritti, De Bertoldi ha concluso: “Sono d’accordo con la presidente, d’altronde lei conosce il partito meglio di tutti noi e non ho dubbi che saprà scegliere al meglio quali provvedimenti prendere e quali strumenti utilizzare per evitare certe derive”

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 11 ottobre 2021 alle 00:30
Autore: Redazione PN
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