Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i rappresentanti del governo sono in visita alla "Control room" del Mose installata all'isola artificiale del Lido di Venezia, prima della cerimonia per il primo tes completo delle dighe mobili. Insieme ai ministri De Micheli, Lamorgese e D'Incà, il premier si è fatto illustrare dai tecnici e dal progettista Alberto Ossola, il funzionamento delle paratoie. Focus anche sul problema dell'accumulo di sabbia sotto le paratoie della bocca di porto del Lido Treporti. "Siamo qui per un test, non per una passerella. Il governo vuole verificare l'andamento dei lavori. Questo Mose va completato e dobbiamo fare in modo che il prossimo autunno-inverno ci sia uno strumento di salvaguardia. È giusto avere dubbi, è giusta la dialettica, ma dico a chi sta protestando, ai cittadini e intellettuali, concentriamoci sull'obiettivo di completare il Mose. Facciamo in modo che funzioni. Di fronte all'ultimo miglio la politica si assume le proprie responsabilità - ha proseguito - e decide che con un ulteriore sforzo finanziario si completa e si augura che funzioni. Siamo qui augurandoci che il Mose possa funzionare e rispondere all'obiettivo. Abbiamo un approccio laico e pragmatico. Questa opera - ha aggiunto - ha attirato critiche e dibattiti, è stata avversata e auspicata, rallentata nell'esecuzione, su cui si sono addensati episodi di corruzione e malaffare che ne hanno compromesso il completamento. Non dobbiamo dimenticare nulla, è la storia. Voi  - scherza Conte con gli addetti ai lavori - avete iniziato a progettare all'ultimo anno di ingegneria".

Punto stampa in diretta da Venezia

Pubblicato da Giuseppe Conte su Venerdì 10 luglio 2020

La commissaria alla conclusione del Mose di Venezia, Elisabetta Spitz, aprendo la cerimonia per il sollevamento delle dighe mobili ha detto: "Il Mose non è finito, ci sono 18 mesi di lavori e test, bisognerà avviare il collaudo tecnico funzionale e poi alcuni anni di rodaggio per l'avviamento, per la progressiva ottimizzazione con procedure trasparenti e controllo rigoroso dei costi. L'opera - ha proseguito - ha una storia travagliata e controversa, a noi è stato affidato il compito di portarla a termine. Una lunga pagina si chiude, Ringraziamo i veneziani per la lunga pazienza. Con le prove dei prossimi mesi sarà già possibile dal prossimo autunno il sollevamento in caso di maree altissime e salvare dall'acqua alta la Laguna. In caso di acque alte eccezionali, già dal prossimo autunno sarà possibile innalzare le paratie del Mose, anche se l'opera non potrà dirsi completamente finita prima di 18 mesi. Il coordinamento delle operazioni si svolge dalla control room dell'isola artificiale (65mila metri quadrati, come 10 campi di calcio, 100 km di cavi elettrici) che divide la bocca di porto del Lido. Il presidente Conte ha, infine, premuto il pulsante che dà il via alla prova generale di innalzamento delle paratie del Mose. Per la prima volta tutto il sistema di 78 dighe mobili entra in funzione alle tre bocche di porto del lido di Venezia, separando la laguna dal mare.

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 10 luglio 2020 alle 10:50 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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