Ai microfoni di Rai 3, nel corso della trasmissione ‘Cartabianca’, è intervenuto il leader di Italia Viva Matteo Renzi:

Sugli Stati Generali: “Speriamo siano utili, l’importante adesso è non perdere tempo. Non ci vedo nulla di male che il Presidente del Consiglio possa ascoltare gli esperti, ma ora bisogna stringere. La crisi è una grandissima opportunità, sembra una frase fatta, ma ad esempio la Germania ha preso 130 miliardi e ha rovesciato l’economia. Ora niente polemiche, diamo una mano a Conte e al Governo”.

Su Conte: “Io ho avuto un altro stile rispetto a Conte, la Leopolda è tutta un’altra cosa. È un presidente del consiglio molto apprezzato, siamo tutti a fare il tifo che le cose le faccia, ma non c’è bisogno di una task force per capire che bisogna sbloccare i cantieri e liberare le infrastrutture che sono pronte. Se quel miliardo di euro anziché lo metti in cassa integrazione lo metti in decontribuzione, cioè porti il lavoratore a lavorare e gli riduci le tasse, lì si riapre più facilmente. A Roma è un mortorio adesso, dopo tre mesi di paura è difficile. Io vorrei dare il messaggio che si può fare, facciamo un convenevole in meno e apriamo un appalto in più”.

Sul mancato coinvolgimento delle opposizioni: “Si potevano coinvolgere prima e si potevano far coinvolgere prima. L’Europa ci ha salvato la pelle, quindi quando loro fanno questa polemica costante capisco che Conte eviti di coinvolgerli. Agli italiani devono arrivare i soldi promessi. Tridico è un disastro, è il peggiore in campo calcisticamente parlando. Hanno parlato di attacco hacker quando avevano semplicemente un sistema desueto. Abbiamo speso tanti soldi, stiamo pagando la crisi con i soldi dei figli, quindi penso che spenderli bene sia fondamentale. Il Coronavirus ha colpito tutto il mondo, non possiamo stare a piangerci addosso. Iniziamo piano piano a portarci su le maniche. In queste crisi succede sempre che dopo la pandemia c’è una ripartenza”.

Sul rapporto con Conte: “Io lo sbarramento lo metterei senza problemi, anche al 5%. Il problema non è lo sbarramento. Abbiamo visto che le maggioranze cambiano in maniera rocambolesca, ma se il cittadino può scegliere chi viene scelto governa cinque anni. Secondo me il tema in più è che mai come in questo momento abbiamo fatto delle proposte concrete che per i primi mesi Conte non ha ascoltato, volevo riaprire le scuole, fare il piano sui migranti e le infrastrutture, far ripartire anche il calcio. Se Messi gioca e Cristiano Ronaldo no all’estero pensano che l’Italia è alla frutta. C’è un Paese che soffre, io da ex presidente del consiglio dico che voglio dare una mano".

Sui migranti e l’incontro tra Conte e Soumahoro: “Il presidente del consiglio ha firmato i decreti sicurezza assieme a Salvini quindi capisco il suo imbarazzo, io ho votato contro”.

Sul MES: “Il MES lo chiediamo, sono 36 miliardi che servono alla sanità. Il Movimento 5 Stelle ha cambiato idea su tutto, ha cambiato idea sulle Olimpiadi, sulla TAV, su Mattarella… Il consenso di Berlusconi mi sembra che sia scontato, fa parte del PPE che è un partito serio, è quello che ha espulso Orban e che supporta la Merkel che è una persona seria, sicuramente con Meloni e Salvini è un altro discorso. Sono 36 miliardi che vanno agli ospedali, l’Europa ci ha salvato la pelle con il Recovery Fund e tante altre cose che due mesi fa erano molto lontane. La svolta europea va considerata come una svolta positiva. Non credete ai sovranisti. Penso che se oggi ci fosse stato un governo Salvini, con le elezioni che una parte del PD voleva, avremmo avuto una gestione del Covid più simile a Bolsonaro che alla Merkel. E poi avremmo avuto una guerra europea. Alla fine secondo me il MES si farà”.

Sui finanziamenti al M5S: “Non mi sembra una cosa credibile, spero di no perché sono un patriota italiano e perché sono un garantista. Ho detto la stessa cosa su Salvini e sui rubli. Secondo me tutte le idiozie che hanno detto sul Venezuela le hanno dette gratis e voglio sperare che sia così”.

Sullo scontro nel M5S: “Qui c’è un Paese che vuole essere governato, ogni volta che ho dei dubbi sull’aver fatto cadere il governo ripenso a Salvini e al Papeete e mi dico che ho fatto bene”.

Su Italia Viva: “Io penso che i sondaggi lascino un po’ il tempo che trovano, sono come un selfie, non è detto che tra qualche anno ti rappresenti nello stesso modo. Quando a marzo feci un’intervista ad Avvenire e dissi che si dovevano riaprire le scuole fecero un sondaggio e dissero che il 94% pensavano che Renzi fosse matto, invece poi si è visto che si potevano riaprire le scuole. Quando due mesi dopo si è fatto lo stesso sondaggio il 63% degli italiani ha detto che si doveva riaprire. Un anno fa sentivamo dire che Salvini avrebbe governato per 30 anni, lo dicevano anche di me cinque anni fa”.

Sui migranti: “La ministra Bellanova ha fatto una battaglia sacrosanta, l’hanno presa in giro per le lacrime ma vorrei vedere se qualcuno ha avuto la vita che ha avuto lei, che a 14 anni era già nei campi. Noi questa cosa l’avremmo fatta più semplice, possiamo dire che questo non è sfruttamento, è una vera e propria schiavitù. Sono immagini devastanti. Se non porti legalità in quei campi domina il caporalato. In nero al Sud lavorano anche tanti non immigrati, abbiamo bisogno di emersione. Un’occasione come questa per passare dal contante al telefonino non ci ricapita, facciamo emergere questo contante in nero, diventa tutto denaro in più che fa emergere l’economia. Questo può creare occasioni di lavoro”.

Sullo ius soli e lo ius culturae: “Negli anni del nostro governo qualche riforma sui diritti civili l’abbiamo portata a casa. Lo ius culturae l’avevamo portato alla Camera, quella battaglia non l’abbiamo fatta ed è stato un errore”.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 16 giugno 2020 alle 22:33
Autore: Alessandra Stefanelli
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