Alessandro Di Battista, esponente del Movimento 5 Stelle, è intervenuto nel corso di Dritto e rovescio su Rete 4.

C’è molta voglia di ripartire ma anche tanta difficoltà.

“Io sono un po’ preoccupato. Sono 30 anni che una serie di manovre colpiscono la classe media che ha sempre tirato la carretta. Le pandemie portano a una maggiore forbice tra ricchi e poveri. Io ho portato un programma al Movimento che consiste nella costituzione di una gradi ambientale per dare lavoro ai giovani. Il covid ci ha fatto capire quanto l’ambiente incide sulla nostra salute e la nostra economia. L’ambiente darà lavoro, penso che sia il futuro”.

Avrebbe fatto gli stati generali?

“Credo che Conte l’abbia fatti perché è una situazioni unica in cui è necessario programmare”.

Se la gente avverte il distacco ci vuole poco a perdere il patrimonio…

“Io veramente vedo i miei colleghi e i ministri impegnati costantemente. Stanno dando l’anima per trovare soluzioni. Oggi il post covid sarà simile al momento della crisi 2011-12, per questo si devono pensare soluzioni diverse”.

I soldi dall’Europa: non è che ci ritroviamo fra un anno a dover fare i compiti?

“Da allora c’è una differenza fra gli italiani. La più grande vittoria del Movimento è stata avvicinare la politica agli italiani. Oggi anche per i mezzi di comunicazione diversi i cittadini sono molto più informati quindi per la classe politica sarà difficile sottostare a determinati patti. Il problema enorme dell’Europa si chiama conflitto d’interessi”.

Cosa ne pensa della situazione della cassa integrazione?

“Governo deve mettere una toppa, credo lo stia facendo e verranno restituiti i soldi ai datori di lavoro che li hanno anticipati. Il tema è che alcuni ammortizzatori sociali per fortuna esistono in questo paese. Mi auguro che la cassa integrazione arrivi a tutte le persone che ne hanno diritto. Questa che stiamo vivendo è una situazione incredibilmente complicato. L’Italia è un paese che coni suoi limiti riesce a dare una mano ai cittadini. Una serie di imprese che già erano in crisi in precedenza, anche quando arriveranno le misure, ci sarà il rischio che finiranno fuori mercato. Alcuni lavori stanno scomparendo e ne nasceranno degli altri. Nel futuro sono sicuro che assisteremo a una riorganizzazione delle città, sono contino che molte persone torneranno a voler vivere nelle periferie”.

Il reddito di cittadinanza?

“La verità è che il reddito di cittadinanza ha reso questo paese più civile. Senza questa misura oggi probabilmente ci sarebbero più suicidi dovuti a crisi economiche. Renzi dovrebbe tacere quando parla di determinate cose. Oggi lui va in giro per il mondo in hotel di lusso pagato per dire le sue idee. Lo fa perché è stato presidente del Consiglio e ora è senatore. La corruzione di oggi si chiamano conferenze o consulenze”.

Non è che questo governo ne abbia fatte poche…

“È indubbio che obiettivamente rispetto al dramma sanitario si è comportato bene. Per un tema così delicato circondarsi di esperti penso sia necessario. Io sto avanzando alcune critiche ma questo governo ha fatto bene”.

Lei cosa vuole fare?

“Innanzitutto io ho un lavoro e pago le tasse. Io tengo tanto a questo paese e al Movimento. Io sono riconoscente a Grillo, senza di lui non sarei qui. Non penso che se io diventassi capo politico del Movimento dall’oggi al domani cambierebbe molto. Oggi occorre un rilancio, nuove idee e nuovi temi per i prossimi dieci anni perché il mondo dopo il covid è cambiato”.

Perché Grillo si è arrabbiato?

“Probabilmente perché pensa che voglia fare terremoti. Ma non è così. Quello che ha fatto il Movimento è storia e se un domani dovesse sparire i cittadini si accorgeranno di quanto ha fatto”.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 18 giugno 2020 alle 22:14
Autore: Simone Dinoi
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