Come annunciato sui canali ufficiali, il premier Giuseppe Conte parla in conferenza stampa:

"Dobbiamo necessariamente intervenire in attesa di un vaccino"; "Rispetto alle persone contagiate sale il numero degli asintomatici, diminuisce in percentuale il numero di persone ricoverate ma c'è l'alta probabilità che molte regioni superino le soglie delle terapie intensive e mediche".

"Se introducessimo misure uniche in tutta italia produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c'è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave".

"Nell'area gialla, con criticità moderata, rientrano Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia.-Romagna. Lazio, Liguria". Anche Toscana, Molise, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia rientrano nell'area gialla. Anche il Veneto e le provincie di Trento e Bolzano, secondo quanto annunciato dal premier Giuseppe Conte in tv, rientrano nell'area gialle con le misure restrittive più "morbide" previste nel Dpcm.

"Nell'area arancione, con criticità medio alta, ci sono Puglia e Sicilia".

"Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle D'Aosta rientrano nell'area rossa".

"Non abbiamo voluto imporre sacrifici soverchi agli studenti di prima media, è giusto che possano proseguire in presenza"

"Non ci sono territori che possono sottrarsi" alle misure restrittive, "la pandemia corre ovunque".

"Le ordinanze del ministro della Salute non saranno arbitrarie o discrezionali perché recepiranno l'esito del monitoraggio periodico effettuato congiuntamente" con i "rappresentanti delle Regioni" sottolinea il premier

"Già questa settimana porteremo in Consiglio dei ministri, dovremo farcela già domani sera, un nuovo decreto legge" per i ristori "Possiamo chiamrlo Ristori-bis".

"Non abbiamo alternative, dobbiamo affrontare le restrizioni per congelare l'impennata del contagio, comprendiamo la frustrazione e la sofferenza, ma dobbiamo tenere duro".

"Abbiamo previsto che ci possa essere una differenziazione all'interno delle regioni, in astratto è anche possibile, ma la forza dell'intero meccanismo è di costruire un tessuto di misure sia costruito su base regionale".

Il premier ha poi continuato rispondendo ai giornalisti:

"Rimpasto? In realtà non mi è stato chiesto da nessuna forza politica di operare dei rimpasti e, se mi permettete, data anche la criticità dell'intero Paese mi sembra che il team possa interessare poco ai cittadini. Non interessa particolarmente me ma non sta a cuore i cittadini. Ho chiesto un incontro per valutare quali siano la priorità. La gestione della pandemia ci assorbe ma dobbiamo pensare al futuro, al Recovery Plan, anche ad altre iniziative di rilievo costituzionale che possiamo assumere".

"Una volta condiviso l'impianto" delle misure restrittive "le conseguenze sono automatiche, perché basate su criteri predefiniti e oggettivi che sfuggono da qualsiasi contrattazione. Non si può negoziare o contrattare sulla pelle dei cittadini, non lo farà Speranza né i presidenti delle singole regioni, il contraddittorio ci sarà, perché le ordinanze vengono fatte sentito il presidente, ma non negoziato con il presidente".

"In questo momento non le anticipo una cifra, è chiaro che alla Ragioneria stanno lavorando ma sicuramente ci sono adeguati stanziamenti per il decreto. Potrebbero essere in un ammontare di 1,5-2 miliardi". Aggiunge Conte in conferenza stampa. "Se ci fosse necessità di disporre ulteriore risorse dobbiamo essere pronti anche a presentarci in parlamento per un eventuale nuovo scostamento ma non lo abbiamo ancora deciso perché, a quanto mi hanno detto, gli stanziamenti ci sono".

"La scuola deve essere un presidio, quindi tra quelle misure il fatto di mandare in Dad degli studenti è un fatto che pesa molto al governo. E appena la curva rientrerà sotto controllo una delle prime misure sarà restituire la didattica in presenza a quanti più alunni possibili".

"Se, all'esito delle misure, una Regione dovesse rientrare in condizioni di stabilità per 14 giorni, con rischio più basso, potrà essere assoggettata a un regime di misure meno restrittive, ce lo auguriamo tutti".

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Sezione: Politica italiana / Data: Mer 04 novembre 2020 alle 20:35
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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