“Capisco l’intento” dietro alla proposta di legge presentata dal ministro Matteo Salvini per la reintroduzione del servizio di leva (militare e civile) “ma non sono d’accordo sulla base obbligatoria”. Lo ha dichiarato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, rispondendo a una domanda a palazzo Madama, in merito alla proposta di legge della Lega.

“Ha ragione Salvini – ha sottolineato La Russa – nel dire che il servizio militare forma i giovani, ma quello è un compito della scuola e della famiglia, non delle forze armate. Non è che il servizio militare era fatto per formare i giovani, era fatto per difendere la libertà e l’indipendenza. Era una conseguenza il fatto che fosse formativo, ma non è che oggi lo possiamo reintrodurre per ‘raddrizzare’ la testa dei giovani, ammesso che ci sia da raddrizzarla”.

“Considero un errore – ha rimarcato – ritornare a immaginare un obbligo, non fosse per altro perché chi ha proposto la base volontaria per primo è stato il Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del Msi, ndr) del quale sono stato dirigente nazionale. Capivamo che i tempi moderni presupponevano un esercito competente, e oggi i nostri militari a livello internazionale sono stimatissimi e hanno una preparazione che consente di poter interagire con gli eserciti più avanzati del mondo alla pari, nelle missioni internazionali. Con l’esercito di leva questo non sarebbe stato possibile”.

Il presidente del Senato ha poi ricordato la sua precedente iniziativa legislativa che prevedeva un servizio volontario "di 40 giorni o 60 giorni” per il quale “si incentivi chi vuole fare questa esperienza”, come ad esempio con l'introduzione di “benefit per entrare nelle forze armate, in polizia, nei vigili urbani o per avere benefit all’università o all’esame di maturità”, ha concluso. 

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 22 maggio 2024 alle 16:20
Autore: Tommaso Di Caprio
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