«Tra governo e precari della scuola è ormai scontro frontale. Non c'è soltanto il parere contrario di M5s, Pd, IV e LeU a qualsiasi provvedimento per risolvere il problema. Non è consentito neanche discuterne. Lo si è visto con lo stop anche solo a valutare la mozione di sfiducia al ministro Azzolina per manifesta incapacità. Si ripete ora con l'emendamento alla legge di Bilancio - che in un primo momento sembrava avesse superato l'ostacolo iniziale - per la stabilizzazione dei docenti (ispirato al nostro ddl A.S. 1920 depositato ad agosto), dichiarato inammissibile per "inidoneità di compensazione", formula tradizionalmente utilizzata per non affrontare i temi caldi, per di più dopo ripetuti annunci di Conte e Azzolina di cifre iperboliche a disposizione della scuola (che comunque nessuno ha ancora visto). Eppure è un fatto che i tempi tecnici dei concorsi sono incompatibili con la grave carenza di insegnanti titolari. Dove vive Azzolina? Serve un grande piano di stabilizzazione dei docenti esperti. Non è più sostenibile, in particolare, la situazione in cui versa l’insegnamento di sostegno, che vede impiegato personale precario ben oltre il 35% dei posti legittimamente costituiti per attuare integrazione e inclusione degli alunni con disabilità. E la stabilizzazione, in generale, consente una migliore programmazione didattica: ciascun dirigente scolastico, conoscendo già alla formazione dell’organico la reale consistenza delle forze disponibili, può attuare le soluzioni ottimali per un proficuo utilizzo del personale assegnato».

Lo dichiara il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a palazzo Madama.

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 05 dicembre 2020 alle 00:15
Autore: Redazione PN
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