Il leader della Lega, Matteo Salvini, rispondendo a una domanda sul ruolo del capo dello Stato, che ha citato nel suo ultimo intervento, mercoledì' nell'aula del Senato, durante la dichiarazione di voto sulla riforma del Mes, ha dichiarato: "Il presidente della Repubblica è il garante della coesione di questo Paese, che rischia di spaccarsi, non solo di essere diviso a Natale e santo Stefano, ma se l'Italia non coglie le opportunità che stanno cogliendo Francia e Germania, rischiamo di lasciare poco o niente ai nostri figli. Conto che ciascuno faccia la propria parte. Quanto all'accordo raggiunto in Europa sul Recovery fund: "Questo è il piano francese, centinaia di pagine su cui sta lavorando la Francia per rilancio del loro Paese, noi abbiamo a disposizione 3 paginette. Quindi ho scritto a Conte, che mi ha educatamente risposto - ha aggiunto - che sono pronto a portare proposte, idee sulla scuola, sull'ambiente, grandi opere, famiglia, imprese perché tutto il resto d'Europa sta correndo, in Italia siamo fermi ai litigi Conte, Di Maio e Zingaretti. Dare una mano agli italiani sempre e comunque. Accompagnare il Paese a nuove elezioni con un governo serio, noi ci siamo, se serve per Paese. Renzi non lo commento più, penso che in Italia di lui si fidino in 3. Gli ultimatum di Renzi per me valgono più o meno zero. Noi siamo preoccupati perché tutto il resto d'Europa sta correndo, sta vaccinando, sta investendo. In Italia abbiamo un governo fermo e litigioso che parla di rimpasto e legge elettorale. Non parlatemi di rimpasto che mi viene la pelle d'oca. Se c'è un governo in grado di governare, allora governi. Altrimenti diamo la parola agli italiani. Non è possibile pensare di andare avanti due anni fra i ricatti di Conte, Di Maio, Renzi e Zingaretti".

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 11 dicembre 2020 alle 14:00 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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