"C'è una Lega malata. Molti militanti non capiscono più. Quando aumentano i pedaggi autostradali al Nord e si propone di investire sul ponte sullo Stretto, andiamo in cortocircuito rispetto alla nostra battaglia politica e al nostro dna di sindacato di territorio. Si perde il senso della tutela di lavoratori, imprenditori e pensionati. Peraltro, gli ultimi dati elettorali si commentano da soli, ergo: Umberto Bossi pone la questione dell’identità. Che, tolto di mezzo il politichese, vuol dire: quale è il progetto? O in termini più romantici: quale è il sogno?".

Così, oggi sul Corriere della Sera, Paolo Grimoldi, già deputato della Lega lombarda, è uno dei coordinatori del Comitato Nord, l’area del Carroccio voluta da Umberto Bossi.

"La Lega lombarda è passata da circa 9.500 a circa 5.500 militanti. È normale che Bossi abbia posto il tema. Dal punto di vista politico ma anche da quello umano: per lui, le uscite dalla Lega sono un dolore. Lui mi ha chiamato a Ferragosto, all’inizio pensavo fosse soltanto per una chiacchierata. Poi, in settembre, mi ha esposto il suo progetto" aggiunge.

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 08 gennaio 2023 alle 10:30
Autore: Simone Gioia
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