"Il dibattito sulla riforma fiscale è una buona notizia perché si tratta di una riforma strutturale che nei prossimi anni sarà uno degli elementi basilari e imprescindibili nella definizione di una strategia di crescita nell'ambito del necessario rientro progressivo dal debito". E' quanto scrive l'ex ministro dell'Economia Giovanni Tria sul Sole 24 ore. "In particolare - osserva - sembra sia ripreso il dibattito sulla riforma dell'Irpef e questo fa sperare che il ritorno alla deleteria politica dei bonus in campo fiscale, precedente e concomitante alla pandemia, sia stato solo una parentesi".

L'ipotesi di riforma alla tedesca, "molto più innovativa", è stata "elaborata al Mef all'inizio dell'estate del 2019, ma non feci in tempo a presentare ad una verifica politica delle forze di governo affinché fosse inclusa nella Legge di bilancio in preparazione per il 2020. Sembra che oggi il ministro Gualtieri si sia espresso a favore di questa ipotesi; i motivi per i quali mi convinsi che questa ipotesi fosse preferibile" è che "presenta tre vantaggi principali. Un sistema basato su una curva continua di aliquote è innanzitutto un sistema trasparente. Il secondo vantaggio è che con una curva continua esplicita sarebbe facile e trasparente cambiare la progressività dell'imposizione fiscale dei soggetti Irpef. Il sistema sarebbe quindi politicamente efficiente. Sarebbe chiara la platea dei beneficiari e anche chiaro il costo. Il terzo grande vantaggio di questa ipotesi - conclude - cioè la possibilità di un possibile accordo tra maggioranza e minoranza sulla riforma del sistema, demandando alla democrazia la decisione sulla direzione verso cui procedere, essendo le scelte fiscali il cuore delle scelte politiche. Una scelta condivisa di una riforma strutturale penso sia oggi doverosa", ha concluso.

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 15 agosto 2020 alle 16:30
Autore: Alessandra Stefanelli
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