“Come il governo ha scritto nella Nota di aggiornamento al Def, la crescita del Pil italiano è stimata al 4,7% nel 2022, al 2,8% nel 2023 e all’1,9% nel 2024, anche grazie agli interventi previsti dal Recovery Plan. Non solo: grazie a questi interventi e a questa crescita, anche il debito pubblico italiano potrà finalmente imboccare un sentiero di riduzione, che aspettavamo da anni”.
Lo ha detto Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, intervenendo all’Assemblea Generale 2021 di Confindustria Brescia, a Pisogne (BS).
“Ma il vostro Centro Studi, il Centro Studi Confindustria nazionale, dice di più: nel 2021 il Pil italiano crescerà del 6,1%, più delle attese, e quello del 2022 del 4,1%, per una crescita cumulata di oltre il 10% nel biennio, dopo il quasi -9% del 2020, riportando la nostra economia sopra i livelli pre-crisi entro la prima metà del 2022, in anticipo rispetto alle attese.

E questo grazie all’impatto più contenuto di quanto si temesse della variante Delta del Covid, anche per effetto di vaccini e green pass.
Alla luce di questo migliorato quadro economico e finanziario, e ipotizzando che prosegua la progressiva riduzione alle restrizioni delle attività economiche e sociali legate al virus, il governo intende continuare con una politica di bilancio espansiva fino a quando anche il tasso di occupazione non recupererà i livelli pre-crisi. E questo prevediamo possa avvenire a partire dal 2024”.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 18 ottobre 2021 alle 20:50
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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