Non credevamo fosse possibile peggiorare ulteriormente il testo al vaglio della prima commissione sullo ius scholae. La riformulazione della maggioranza che permette la richiesta di cittadinanza su istanza di un solo genitore è un grave passo indietro che lascia spazio ad ulteriori abusi. Ancora una volta non si considera minimamente il volere del minore. Ancora una volta si favorisce una stortura verso lo status del minore che – come minimo - dovrebbe sempre rimesso al volere di entrambi i genitori. Ancora una volta soprattutto non si tiene in considerazione la realtà in cui vivono moltissime famiglie straniere in Italia dove tutti sono sotto il controllo di un unico soggetto che decide senza neppure chiedere il parere dell’altro coniuge e senza tener conto del volere del minore.

Per questo Fratelli d’Italia ha sempre chiesto che sia il maggiorenne a chiedere la cittadinanza all’esito di un effettivo percorso di il reale integrazione e che non sia uno dei genitori a scegliere per lui. In questo modo si rafforza il forte e si tolgono strumenti ai più deboli soprattutto minori e donne. Dire che le donne saranno emancipate è una favola della sinistra “radical chic” che non ha contezza si cosa avviene nelle nostre città. Al contrario le madri saranno ancor più soggiogate e così le minori al volere del marito vedendo indebolita la potestà proprio su un diritto fondamentale come quello dell’acquisizione della cittadinanza. Si cambi con urgenza questo testo”.

Così in una nota i deputati di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli ed Emanuele Prisco.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 29 giugno 2022 alle 12:00
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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