Le dichiarazioni del Ministro Urso su Ita/Alitalia sono incoraggianti e le sosterremo. Le mere competenze finanziarie, che hanno dominato la scena negli ultimi anni facendo i danni che sappiamo, devono lasciare il posto appunto alla sfida industriale sul futuro del trasporto aereo italiano". Lo dice Fabio Rampelli di Fdi.

"C’è bisogno - aggiunge il vicepresidente della Camera - di manager del settore, non di soloni che giocano cn le quote azionarie, a maggior ragione ora che ITA è in attivo. Non va innescata di nuovo una stanca trattativa per cedere la compagnia di bandiera al miglior offerente, quasi a volersi liberare di un fastidio. Vendere o svendere a stranieri è stata la ricetta dei tecnocrati, giusto l’opposto di quello straordinario desiderio della destra di far ripartire tutti i comparti dell’economia: produrre, fare economia reale, creare relazioni con altri partner ma con l’obiettivo dello sviluppo, non dell’incasso immediato e della perdita di patrimonio".

Per Rampelli "lo Stato deve imparare a proteggerla dall’assalto delle low cost e non trasformarla in low cost. Tutto questo non è finanza, ma nuova missione organizzativa, operatività, capacità commerciale. È la strategia del rilancio, che diventa volano per il turismo e per l’economia, cui ha fatto cenno il Ministro Urso. C’è mercato per Ita/Alitalia, c’è una nuova storia da scrivere per un governo nuovo e lo Stato dovrà fare la sua parte difendendo l’interesse nazionale”.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 23 novembre 2022 alle 19:30
Autore: Redazione Centrale
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