“Da giovane militante che seguiva con attenzione gli sviluppi della vicenda irlandese, con l’Accordo del Venerdì Santo ho imparato una lezione, che riguarda anche il tentativo necessario di comprendere le ragioni dell’altro quando ci si pone rispetto a un tema politico, in questo caso di un accordo servito a porre fine a decenni di spargimento di sangue nel nostro continente. Ricordo bene come in questi anni l’accordo si sia dimostrato anche fragile, ma sempre nell’ambito di un dibattito politico che non ha più visto parlare le armi, come nelle democrazie si dovrebbe fare. L’anniversario dei 25 anni giunge in maniera opportuna perché il Regno Unito è giunto a un accordo con Bruxelles che favorirà commercio e sviluppo, in questo senso spero che l’Ue nei prossimi mesi e anni possa cessare di avere verso Londra l’atteggiamento spesso ostile che deriva ancora dal non aver accettato il risultato della Brexit. La crisi geopolitica che stiamo vivendo in Ucraina e in altre parti del mondo ci ha insegnato come il rapporto che le nostre capitali hanno con Londra sia basato sulla condivisione dei valori, sull’adesione a organismi internazionali, sulla lotta al terrorismo, che superano ogni possibile divisione e lontananza. Nella nostra attività di politici è importante prendere esempio anche da chi 25 anni fa ha saputo, in Irlanda e nel Regno Unito, lavorare per la pace, ponendo fine a decenni di conflitto. Cerchiamo tutti di essere all’altezza di chi ci ha preceduto, uomini che hanno fatto grande il nostro continente per conseguire obiettivi di pace, di benessere e di libertà in tutti gli scenari”.

Così Marco Campomenosi, capo delegazione Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 30 marzo 2023 alle 16:50
Autore: Redazione PN
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