Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha scritto in un post su Facebook sulla vicenda dei deputati che avrebbero chiesto il bonus partita Iva, destinato ai liberi professionisti in difficoltà per l'emergenza coronavirus: "È il momento di scegliere da che parte stare. Se dalla parte degli italiani o della casta. Noi abbiamo già scelto. Mi aspetto un coro unanime: questa gente deve andare a casa. Questa gente è il male dell'Italia e, se vogliamo davvero voltare pagina, va combattuta con tutte le nostre forze. Tra i 5 deputati leggo che ci sarebbe anche un esponente dei 5 Stelle - prosegue l'ex capo politico del Movimento - Non mi importa da quale forza politica provengano, so soltanto che questi 5 deputati non possono più rappresentare le istituzioni. Così come hanno avuto il coraggio di prendersi un bonus di 600 euro guadagnando uno stipendio di 13mila euro netti al mese, adesso abbiano il coraggio di uscire allo scoperto. Abbiano il coraggio di mostrarsi agli italiani. Sono pronto ad aderire all'idea lanciata da Vito Crimi sulla rinuncia alla privacy così da autorizzare l'INPS a pubblicare i nomi. Facciano lo stesso tutti i parlamentari di ogni forza politica. Il mio è un appello rivolto a tutti i leader dei partiti: chiedano ai loro eletti di rinunciare alla privacy e permettano all'INPS di rendere pubblici i nomi di questi approfittatori. E nessuno pensi di scaricare proprie colpe su altri, mettendo di mezzo ad esempio i commercialisti per salvarsi".

Dalla lettura dei giornali di questa mattina emerge un quadro sconcertante. Oltre ai 5 deputati furbetti, ci sarebbero...

Pubblicato da Luigi Di Maio su Lunedì 10 agosto 2020
Sezione: Politica italiana / Data: Lun 10 agosto 2020 alle 12:40 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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