Gian Marco Centinaio, senatore della Lega, è stato intervistato da Radio Capital e parla del caso dei deputati che hanno preso il bonus per le partite Iva: "Io non so niente della nostra chat interna che chiedeva di controllare con il proprio commercialista i 600 euro, ma, come sempre, voglio vederci chiaro. La mia idea è che tra qualche giorno tutta questa storia potrebbe diventare una bufala. Gira voce che tutto quello di cui stiamo parlando non sia vero - aggiunge - noi stiamo avendo notizie sul fatto che dagli organi competenti arrivano smentite. Per me è il solito gioco estivo, sembra il calciomercato. Stiamo ricevendo richieste di informazioni anche dai semplici cittadini che magari in modo pruriginoso vogliono sapere".

Quando gli si chiede se, però, gli stessi elettori della Lega non abbiano il diritto di sapere se le persone da loro elette hanno tenuto certi comportamenti l'ex ministro concorda: "I nostri elettori, non c'è dubbio, meritano trasparenza. Nel momento in cui uscirà chi è stato e i nomi verranno fatti, come ha detto Salvini ci sarà la sospensione".

Secondo Centinaio, comunque, la cosa migliore sarebbe che i deputati si autodenunciassero. "Se dovessi essere uno di quelli - dice - visto che sono un pubblico ufficiale, spiegherei l'accaduto all'elettorato".

Poi il senatore leghista dice di concordare con chi vede una "strana tempistica" nello scoppio di questo scandalo visto che il referendum sul taglio dei parlamentari è vicino. "Assolutamente sì, anch'io noto questa cosa - spiega - e avendoci governato insieme per quattordici mesi so che tutto quello che viene fatto dal M5s ha un secondo fine. Ed è un referendum che non sta appassionando nessuno tra i cittadini. E' un modo per fa pensare agli italiani che tutti i parlamentari sono brutti, cattivi, spendaccioni e ladri. Complicità del Presidente Inps Tridico? Non lo so, vediamo come finisce questa storia e poi ne riparliamo".

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 11 agosto 2020 alle 10:20
Autore: Roberto Tortora
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