“Berlusconi lo aveva capito subito. Le infrastrutture sono il primo motore di sviluppo: mobilitano risorse, competenze tecniche, operai, e creano nuove connessioni, interne e verso il mondo, che a loro volta portano opportunità di crescita. Sono le infrastrutture che creano la mobilità, nuovo spazi di movimento per le persone e le merci, dunque libertà, e non il contrario”. Lo ha affermato Erica Mazzetti, deputato e responsabile nazionale lavori pubblici di Forza Italia, intervenendo al panel sulle infrastrutture durante il meeting Etna23 a Taormina.

“È miope guardare alle infrastrutture come un costo: è una visione retrograda, che produce danni incalcolabili, che ci ha portato indietro rispetto agli altri paesi che corrono sulla modernizzazione. Penso all’assenza di un collegamento stabile tra la penisola e la Sicilia, vera piattaforma euro-mediterranea; penso alla mia regione, la Toscana, quinta per export in Italia (il solo distretto di Prato fa 3,3 miliardi), che vive un cronico ritardo infrastrutturale. In Toscana – ha ricordato Mazzetti – mancano collegamenti stabili e affidabili tra il centro e la costa, la nostra porta verso il mondo, oltre che tra i vari capoluoghi, sia su gomma, come nel caso della Firenze-Siena, sia su ferro, come nel caso della Val Bisenzio. Il non fare costa fino a 400 miliardi mentre il ritardo infrastrutturale drena almeno 70 miliardi. Ovviamente, questa visione anti-sviluppo, fomentata dalle sinistre, ha creato danni anche sull’energia, penso all’odiato Tap o al Galsi che è stato definitamente bloccato, sul contrasto al rischio idrico-idrogeologico, sui rifiuti, visto che ci sono territori non autosufficienti. Con il nuovo codice degli appalti, invece, abbiamo messo un primo punto fermo sulla necessità del fare e del risultato, dando nuovo slancio allo sviluppo del Paese attraverso”. “Forza Italia, quale elemento essenziale del Partito Popolare Europeo, si impegna – ha detto ancora – a sbloccare le infrastrutture strategiche per il nostro Paese che è un nodo cardine del corridoio Helsinki-La Valletta, il cosiddetto corridoio TEN-T: l’integrazione europea passa prima di tutto dalle reti di trasporto e scambio”.

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Sezione: Politica italiana / Data: Dom 19 novembre 2023 alle 22:15
Autore: Redazione PN
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