Si riunirà oggi pomeriggio a Palazzo Chigi alle 18:30 un pre-consiglio in vista del Consiglio dei ministri di domani: all’ordine del giorno anche misure più ristrettive sui migranti. Le misure sarebbero necessarie a far fronte all’aumento degli sbarchi e alle difficoltà che si vivono nei centri di accoglienza del Paese, non solo a Lampedusa. Nell’Odg anche disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali.

Meloni ha citato la necessità di lavorare “sull’iniziativa Ue con i Paesi di transito della sponda sud del Mediterraneo, che peraltro necessiterebbe di risorse inferiori rispetto a quella da tempo in essere con la Turchia”. La premier si è augurata, inoltre, “che gli esatti contorni di queste iniziative del tuo governo potranno essere meglio chiariti, e sarò lieta di discutere di persona della questione alla prima occasione utile, a partire dal Vertice della Comunità politica europea e dal Consiglio europeo di Granada il prossimo 5 e 6 ottobre”. 

Il governo italiano è impegnato in prima linea nel fare fronte ad una pressione migratoria eccezionale. Tale impegno, ha sottolineato Meloni, si esprime sia sul fronte interno per dare il massimo sostegno alle regioni italiane più coinvolte, a partire dall’Isola di Lampedusa, sia su quello internazionale, dove abbiamo moltiplicato i contatti, da ultimo a New York, con i Partner internazionali ed i Paesi di origine e transito nonché con le Istituzioni e gli Stati membri Ue. Particolarmente importanti, ha aggiunto la premier, “sono stati la visita della Presidente della Commissione europea Von der Leyen a Lampedusa lo scorso 17 settembre e i progressi concreti nell’attuazione del Memorandum d’intesa Ue-Tunisia che ne sono scaturiti”. 

“Ho appreso con stupore” che la Germania, in mondo non coordinato con il governo italiano, “avrebbe deciso di sostenere con fondi rilevanti organizzazioni non governative impegnate nell’accoglienza ai migranti irregolari sul territorio italiano e in salvataggi nel Mare Mediterraneo” ha scritto ancora. Infine, ha aggiunto la premier, “è ampiamente noto che la presenza in mare delle imbarcazioni delle Ong ha un effetto diretto di moltiplicazione delle partenze di imbarcazioni precarie che risulta non solo in ulteriore aggravio per l’Italia, ma allo stesso tempo incrementa il rischio di nuove tragedie in mare”.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 26 settembre 2023 alle 16:10
Autore: Tommaso Di Caprio
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