“L’applicazione delle assurde e inutili norme del Green Pass incide anche pesantemente sulla libertà religiosa, sancita dalla Costituzione. Le ‘celebrazioni con il popolo’ erano state specificamente vietate – in aperto spregio dell’articolo 20 della nostra carta fondamentale – dai vari DPCM del marzo 2020. Erano poi riprese, grazie a protocolli di intesa firmati dal Governo il 7 maggio 2020 con la Conferenza Episcopale Italiana e il 15 maggio con diverse altre confessioni religiose, che indicavano una serie di precauzioni e regole da osservare negli atti di culto. All’epoca non esisteva né il vaccino né il Green Pass e quando questo è entrato in vigore le confessioni religiose sono restate esenti, coperte dai protocolli di intesa, o almeno così si è detto. Si stanno però verificando casi di cerimonie che non si svolgono in luoghi normalmente adibiti al culto, cosa che in molti casi è resa necessaria dalle limitazioni della capienza introdotte proprio dalle norme di emergenza. Peraltro, per molte confessioni il ‘luogo di culto’ è semplicemente il posto dove c’è spazio abbastanza per poter svolgere il culto stesso, non avendo il concetto di ‘consacrazione della chiesa’, dunque non di rado affittano sale di cinema o di teatro per i loro culti. Ora però risulta concretamente che il ministero dell’interno intenda imporre il Green Pass anche per gli atti di culto se questi si svolgono in locali che ordinariamente sono adibiti ad attività dove il certificato è richiesto. Questo pare sia avvenuto anche in occasione di grandi incontri della Chiesa Cattolica tenuti in palazzetti dello sport o stadi. Ed ecco così violata la libertà di culto, in particolare poi con discriminazione per le confessioni che non possono permettersi di acquistare o affittare in permanenza locali adatti. Ecco così che il momento che più d’ogni altro dovrebbe essere quello dell’accoglienza diventa invece di discriminazione, spesso a danno di minorenni che in altri paesi neppure potrebbero vaccinarsi anche volendo. Spero che al Viminale comprendano la gravità della questione e diano adeguate disposizioni alle prefetture”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 05 ottobre 2021 alle 19:40
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
vedi letture
Print