“Il provvedimento sul green pass è irrazionale e ingiusto, dannoso per la libertà e per l’economia. Non è necessario avere il documento per i trasporti pubblici, treni e aerei, dove si sta spalla a spalla per un’ora o più con estranei, ma sarà invece richiesto per un tranquillo concerto all’aperto dove è facile stare distanziati. Per un altro verso, si presentano come ‘covid-free’ i locali dove potranno accedere solo le persone munite del fatidico lasciapassare, ma se quelle stesse persone dal ristorante si trasferiscono in discoteca diventano pericolose e dunque la discoteca va chiusa. Ha senso tutto ciò? Particolarmente preoccupante è che l’obbligo parta dai 12 anni, età alla quale il pericolo Covid è praticamente inesistente, mentre maggiore è il pericolo delle – sia pure rare – reazioni avverse. In ogni caso si tratta di un aggravio a carico degli esercenti che dovranno effettuare i controlli, come se già non bastassero quelli ordinari oltre a quelli legati all’emergenza covid. Giustamente Giorgia Meloni chiede con insistenza che si diano informazioni, che si agisca per rendere meglio agibili autobus e scuole, che si dia risposta alle domande che i cittadini pongono. Ad esempio, non si fa e non si sa nulla sulla questione di coloro che si sono vaccinati in Russia e in altri paesi con Sputnik, che non è valido per ottenere il certificato verde. Tra loro molti potenziali turisti che porterebbero lavoro in Italia, e italiani residenti in quei paesi che vorrebbero tornare a casa senza dovercisi chiudere per una inutile quarantena. E’ un problema ben noto, che resta irrisolto da settimane”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 23 luglio 2021 alle 20:50
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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