"La destra si è mossa con una manovra iniqua e sbagliata, ma che parla, dividendola, a pezzi di società. Ora le opposizioni collaborino di più, rappresentano la maggioranza del Paese e ora devono superare furbizie ed egoismi, aprire una fase nuova basata sulla consapevolezza che la destra rischia di far tornare indietro l’Italia".

Sono le parole del dimissionario presidente della regione Lazio, nonché deputato PD, Nicola Zingaretti, intervistato oggi su La Stampa.

"I possibili contraccolpi sulla fascia più fragile in questa prima manovra targata destra sono preoccupanti. A partire dai tagli per il 2023 e dalla successiva abolizione nel 2024 del reddito di cittadinanza, una misura sicuramente migliorabile, ma che, come ci ricorda sempre l’Istat, ha permesso a 1 milione di persone di non scivolare nella povertà assoluta - spiega. Inoltre, le risorse destinate a capitoli fondamentali come la Scuola, la Sanità, lo stato sociale, sono in netta diminuzione in termini reali da qui al 2025, nonostante un netto aumento del debito pubblico con il deficit che aumenta al 4,5% del PIL nel 2023".

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 26 novembre 2022 alle 10:15
Autore: Simone Gioia
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