"In venti mesi il Presidente Draghi ha fatto un lavoro straordinario. Lo dico con tutto l’orgoglio di chi appartiene ad una forza politica e ad un progetto riformista che ha fatto di tutto, in termini di coraggio, per portarlo alla guida del Paese, Che cosa le ha lasciato in eredità Draghi, presidente Meloni? Un PNRR da circa 200 miliardi, tutti gli obiettivi centrati e le tranche di finanziamento raggiunte: sono risorse importanti ma anche riforme, semplificazioni, processi di velocizzazione delle opere che devono essere realizzate entro il 2026. Il suo partito si è astenuto nel voto sul PNRR e si sono succedute continue dichiarazioni in campagna elettorale circa la necessità di profondi cambiamenti, intenzione che ci preoccupa non poco. Ora tocca al suo Governo.

E quella data, il 2026, è molto vicina: non sono ammessi pertanto tentennamenti, cambiamenti di progetti o ritardi di sorta. Per quanto riguarda l'energia: dall'inizio del conflitto in Ucraina il nostro Paese ha chiesto l’introduzione di un tetto al prezzo del gas: il governo Draghi e in prima linea il ministro Cingolani hanno con coraggio, tenacia e determinazione, fino all’ultimo minuto utile, perseguito un obiettivo che finalmente, almeno in parte è andato a segno. Obiettivi che non era affatto scontato raggiungere. Sarà nostro compito tenere alta la guardia per la fase attuativa di queste priorità assolute per il Paese", così la presidente dei senatori di Azione-Italia Viva Raffaella Paita intervenendo in discussione generale in vista del voto di fiducia al governo Meloni.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 26 ottobre 2022 alle 16:30
Autore: Redazione PN
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