"Nell'entourage di Meloni comincia farsi largo la consapevolezza che dopo dieci mesi di propaganda, la realtà sta presentando il conto al primo Governo di destra della storia repubblicana. E il conto potrebbe essere molto salato. Così è già partita la caccia al capro espiatorio: Gentiloni, la Commissione europea e, naturalmente, l'odiata BCE". Lo scrive su Facebook il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova



"Le riforme strutturali del PNRR, a partire dalla concorrenza, sono passate in terzo o quarto piano mentre dovrebbero essere la vera chiave di volta di un PNRR in grado di far guadagnare competitività all'Italia. Le scivolate dirigiste su banche e compagnie aeree su cui si è fatta e si farà marcia indietro dopo che il danno è stato fatto. Poi la mancata ratifica del nuovo MES, residuo dell'ideologia populista incomprensibile in Europa e sui mercati. L'incapacità di affrontare le ultime battute del negoziato sul nuovo patto di stabilità con idee precise e capacità di tessere alleanze con i player più importanti, anziché inveire contro la Commissione la cui proposta si muove nella direzione auspicata dall'Italia. Meloni si muove guidata dal suo interesse politico e partitico, come era prevedibile, ma non sta facendo l'Interesse dell'Italia; e quando si capirà che le cose si sono messe male, spread e altro, Meloni non potrà scaricare la responsabilità ma prendere atto di avere remato in direzione uguale contraria a quella verso cui dovrebbe andare il paese", conclude Della Vedova.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 21 settembre 2023 alle 18:10
Autore: Redazione Centrale
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