“Abbiamo parlato anche del fatto di allineare il cosiddetto semestre europeo, con cui si allineano le politiche fiscali dei paesi dell'Ue, all'agenda 2030 che è stata incorporata in qualche modo dal Next Generation Eu e che quindi deve guidare tutte le politiche, non solo quelle economiche”. Lo ha detto a Sky TG24 Economia il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, parlando dell’incontro avvenuto oggi con il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans e i ministri Di Maio e Cingolani.

Con l’arrivo della pandemia, ha spiegato il ministro, “l’anno scorso il semestre è stato un po' sospeso, quest'anno per i Paesi che presentano i Piani di ripresa e resilienza non ci saranno raccomandazioni specifiche per Paese, ma l'anno prossimo si dovrebbe finalmente andare a regime e quindi abbiamo discusso di come valutare l’effetto anche dei piani nazionali, per far sì che la prossima discussione non riparta da zero, ma costruisca sui risultati attesi dai vari piani nazionali”.

“La commissione di esperti, con nomi qualificati, ha completato il lavoro e questo lavoro ha preso in considerazione diversi ipotesi e ha  tratto delle conclusioni che verranno praticamente inviate in Parlamento e al dibattito pubblico. Questa relazione contiene molte informazioni nuove, molti elementi che credo vadano considerati da   tutti i punti di vista. La mia speranza è che questo dibattito prenda   in considerazione questa analisi e poi si svolga un dibattito pubblico, alla luce anche dei nuovi dati sul trasporto e ambientale. Discuteremo questo unavolta che il rapporto sarà reso pubblico”. Così a Sky TG24Economia il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.

Quanto alla possibilità di utilizzare i fondi del Next Generation Eu, il ministro ha ricordato che “il PNRR italiano, è chiuso ed è andato a   Bruxelles, fine della trasmissione. Il progetto del ponte “non sarebbe stato possibile inserirlo, anche se qualcuno lo avesse voluto, perché le scadenze sono nel 2026 con le opere in funzione, non semplicemente realizzate in parte. Se il Paese deciderà di andare in questa direzione ci sono altri fondi”.

Ci sono margini per trovare una soluzione per Alitalia entro l’estate? “Io credo proprio sì, in realtà spero entro poco tempo, per consentire a Ita di partire il più rapidamente possibile e dunque cogliere i segnali positivi che si vedono sulla questione viaggi in tutto il mondo. Da questo punto di vista il tempo è assolutamente cruciale e per questo il governo in queste settimane e tutt'ora è impegnato nella discussione con la Commissione Europea”. Lo ha detto a Sky TG24 Economia il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.

“Noi sappiamo – ha proseguito - che la crisi da Covid ha colpito durissimamente il trasporto  aereo e che i comportamenti delle persone e delle imprese cambieranno  adottando lo smart working più di prima.  questo avrà delle effetti duraturi sulle scelte di   mobilità e questo vuol dire che una compagnia che, come nel piano   industriale di Ita, ha un processo di crescita, potrebbe trovarsi in una  situazione migliore di chi invece parte da una flotta molto ampia e si  vedrà costretta a ridurre la flotta proprio perché i comportamenti   cambieranno. La variabilità è molto aperta ed è importante è che il piano   industriale di Ita sia capace di cogliere il vento favorevole. Sull'ipotesi che Ita possa volare con il brand Alitalia, il ministro ha risposto: “È una delle possibilità”.

10 MILIARDI DEL FONDO COMPLEMENTARE DISPONIBILI IN POCHI GIORNI

“Per l’erogazione dei fondi europei dovremo attendere la conclusione del processo, per gli oltre 10 miliardi del fondo complementare, invece, la disponibilità dei fondi arriverà non appena il decreto sarà in Gazzetta ufficiale, cioè pochi giorni. Ciò vuol dire che per quei 10 miliardi siamo in grado di partire subito”. Lo ha detto a SkyTG24 Economia il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini. 

“Anche oggi – ha detto poi - abbiamo fatto una riunione con il team che si occupa di questi aspetti, che già sta pensando a come fare i bandi, come contattare le regioni e le città. Questo vuol dire che anche nel breve termine il piano e soprattutto la parte integrativa voluta dal governo nazionale comincerà a ‘tirare’ e a produrre effetti positivi”.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 03 maggio 2021 alle 20:00
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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