“Il Consiglio Ue dell’Ambiente conferma la posizione del Parlamento europeo sullo stop alla produzione delle auto benzina e diesel a partire dal 2035. Benissimo anche la conferma dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 al 100% e non al 90% come proponevano Forza Italia e le destre. Questa è sicuramente una decisione storica e non affatto scontata che consentirà all'Ue di ridurre le proprie emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030. L’Italia adesso non ha più scuse e dovrà sostenere con forza il settore automotive, le piccole e medie imprese del comparto ma anche tutti i cittadini per questa rivoluzione della mobilità che libererà dallo smog le nostre città”, così Laura Ferrara e Mario Furore, europarlamentari del Movimento 5 Stelle, in una nota.

“Siamo convinti che la deroga per i biocarburanti, così come proposta dal Consiglio, non impatterà sulla spinta verso l’auto elettrica che resta l’unica in grado di garantire l’azzeramento delle emissioni inquinanti, tuttavia auspichiamo che vengano inserite tutele speciali per impedire il dilagare delle colture intensive e salvaguardare l’agricoltura biologica e destinata al consumo alimentare. Resta il rammarico per il ridimensionamento del Fondo sociale per il clima, nato per combattere la povertà energetica. Il Consiglio propone di tagliare di oltre 13 miliardi lo stanziamento totale di 72 miliardi previsto dalla Commissione, che a nostro avviso era già insufficiente a trainare una rivoluzione verde sostenibile e inclusiva. Anziché ridimensionarlo, occorrerebbero invece più risorse applicando il modello SURE che ha ottenuto ottimi risultati nella lotta alla disoccupazione. Su questo auspichiamo che i relatori del Parlamento europeo facciano sentire la loro voce durante i negoziati del trilogo con Commissione e Consiglio”, concludono i due europarlamentari.

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Sezione: Politica italiana / Data: Mer 29 giugno 2022 alle 13:40
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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