“Gli arresti domiciliari dell’ex commissario dell’Ilva Enrico Laghi è l’ennesima pugnalata alle spalle per Taranto. Nell’inchiesta anche l’ex procuratore di Trani e Taranto Capristo, gli avvocati Amara e Ragno, il funzionario di Polizia Paradiso e il consulente Nicoletti mostrerebbero ancora una volta come il fallimento tangibile delle politiche messe in campo per l’Ex Ilva hanno prodotto lo zero assoluto rispetto alle emergenze legate allo stabilimento. Certo, la giustizia farà il suo corso e accerterà le responsabilità, le colpe e le eventuali anomalie, ma se fosse confermato il quadro drammatico di favori e favoritismi sarebbe l’ennesimo omicidio di Stato. Della gestione Laghi ciò che resta è un debito di 150 milioni all’indotto locale e gli stabilimenti ridotti ad un rottame senza manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre agli incidenti e morti avvenuti dentro e fuori lo stabilimento. Il vaso oramai è colmo il Presidente del Consiglio Draghi pronunci parole chiare per questo ennesimo scempio e dramma”.

Lo dichiara Vincenza Labriola, deputata di Forza Italia.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 27 settembre 2021 alle 20:20
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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