"Il vicepresidente della commissione Ue, Valdis Dombrovskis, ha espresso una posizione in merito alla tassonomia europea che il Movimento 5 Stelle non condivide. La decisione di comprendere gas e nucleare nel mix energetico del futuro è frutto di miopia ed evidentemente di pressioni che vanno in direzione contraria rispetto agli interessi dei cittadini e alla necessità di affrontare con urgenza e decisione le conseguenze della crisi climatica, contenendo il più possibile l’aumento della temperatura media del Pianeta". Così, in una nota congiunta, i deputati e senatori del MoVimento 5 Stelle delle commissioni Ambiente, Attività produttive e Industria e gli europarlamentari della delegazione M5S a Bruxelles.

"Giustificare con il pretesto della stabilità l’apertura a gas e nucleare significa delegittimare e dunque rallentare la diffusione delle fonti energetiche pulite – aggiungono - ; allo stesso tempo significa rallentare il processo di fuoriuscita dalle fonti fossili e aprire a una fonte energetica costosa e rischiosa come il nucleare. In sintesi, la scelta della Commissione europea ci allontana dal raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni, percorribile con le rinnovabili, la tecnologia che più rapidamente si può ‘mettere a terra’ e l’unica a garantire l’autonomia energetica e un risparmio sui costi in bolletta".

"Escludere gas e nucleare dalla tassonomia, invece, significherebbe concentrare sforzi e investimenti sull’efficienza energetica, sulle tecnologie di accumulo dell’energia e sulle cosiddette reti intelligenti, senza correre il rischio di spostare le risorse su fonti energetiche costose, inquinanti e pericolose", concludono i parlamentari ed europarlamentari pentastellati.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 07 dicembre 2021 alle 22:50
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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