Energia, M5s: “Anacronistico Italia fuori da alleanza per rinnovabili”

"In un'Europa spaccata in due, tra Paesi che guardano al nucleare e Paesi che puntano invece sulle rinnovabili, l'Italia non si schiera (e ci mancherebbe pure!), ma sceglie di partecipare da 'osservatore' alla riunione di quelli che intendono rafforzare la cooperazione europea nel campo dell'energia nucleare. Fa specie non vederla annoverata tra quelli che invece pianificano il loro futuro energetico a base di rinnovabili, per garantirsi approvvigionamenti sicuri e resilienti e avviarsi concretamente verso la transizione ecologica. Considerare l'atomo una carta vincente per l'Europa in termini economici e climatici è quanto di più anacronistico possa uscire dalla bocca di un ministro per la transizione energetica. Soldi ed energie pubbliche dovrebbero concentrarsi altrove. In Europa, grazie al lavoro fatto dal MoVimento 5 Stelle, siamo stati il primo Paese a recepire la Direttiva che ha dato l'avvio alle comunità energetiche rinnovabili, una misura strutturale per abbattere le bollette e ribaltare la piramide energetica. E l'Italia invece che fa? Preferisce 'osservare' quello che si dicono alcuni ministri dell'energia europei sul nucleare. Non ci sono parole. Se lo ricorda il Governo che nessuno al mondo ha mai risolto il problema delle scorie? Se lo ricorda che gli italiani sulla materia hanno già scelto con un referendum che ha detto no al nucleare? Anche questo un altro passo indietro verso il medioevo delle politiche energetiche e ambientali". Così in una nota i parlamentari M5S delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato.