"Io e Toti draghiani? Sì, a condizione che ci si intenda sul significato dell’“agenda Draghi”. Quella non era un libro sacro, nasceva da una mediazione obbligata, visto che andava realizzato un programma con un governo di unità nazionale".

Così, oggi sul Corriere della Sera, Maurizio Lupi, il presidente di Noi con l’Italia che ha presentato la lista con il governatore della Liguria e leader di Italia al centro, Giovanni Toti.

Quindi in cosa sareste «draghiani»? "Nel metodo - ha spiegato: cultura di governo, concretezza, fine della politica dei no pregiudiziali, competenza, coraggio di non rincorrere solo la pancia del Paese o l’ultimo sondaggio. Ci siamo perché sia questo il dna del centrodestra: la moralità del fare".

"Basta con il dipingere Meloni come priva di cultura di governo: ha dimostrato identità ma anche intelligenza europeista, Crosetto ha fatto un appello importante alla capacità di ascolto e dialogo anche con l’altra parte . E voglio dire che Meloni è stata anche lungimirante mettendo a disposizione collegi uninominali per il centro. Il resto sta a noi, che ambiamo a essere presenti e a contare perché non ci sono solo Meloni e Salvini in questo centrodestra" ha sottolineato e concluso Lupi.

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 06 agosto 2022 alle 10:30
Autore: Simone Gioia
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