"La delibera Agcom contro Damilano è imbarazzante: per aver fatto giornalismo, il conduttore sarà costretto a leggere in apertura di trasmissione un testo dove dichiara di aver violato la Par Condicio. La gogna pubblica. Non era mai accaduto. Il bilanciamento della puntata del giorno dopo è stato ritenuto "non sufficiente". Quindi per riequilibrare serviva qualcuno che attaccasse Letta o Calenda? Ma di che parliamo?". Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. 

"L'Agcom ha archiviato - prosegue Anzaldi- tutti gli altri esposti (compresi i miei), ha chiuso gli occhi su tutto, ha consentito spazi senza precedenti al centrodestra nei tg e violazioni palesi come quella di Di Maio al Tg1, ma l'unico punito in questa campagna elettorale resterà un giornalista autorevole come Damilano? Ora la Rai faccia un'inchiesta seria e approfondita su come sono stati scelti gli attuali commissari Agcom, a partire dal passaggio diretto di due esponenti politici dal Parlamento all'Authority. A proposito di autonomia e indipendenza".

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 21 settembre 2022 alle 22:30
Autore: Redazione Milano
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