"In Italia, la campagna procede più spedita della media europea. A oggi, l’86% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto almeno una dose e l’81% è completamente vaccinata. Voglio ricordare che prima dell’ultimo Consiglio europeo, a fine giugno, meno di un terzo della platea aveva completato il ciclo vaccinale".

Così, in Senato, il Premier Mario Draghi.

"Dobbiamo investire nella scienza e nella ricerca che ci hanno permesso di avere vaccini efficaci e sicuri in pochi mesi, per evitare il rischio di nuove e pericolose varianti - prosegue Draghi. Al Consiglio discuteremo inoltre dell'approccio europeo per affrontare e superare eventuali future pandemie. A settembre la Commissione Europea ha inaugurato l'Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie. Il suo scopo è migliorare il coordinamento interno all'Unione sia nella preparazione che nella gestione di crisi future. Dobbiamo evitare il ripetersi dei pericolosi episodi di protezionismo sanitario - aggiunge. Dobbiamo incrementare - spiega - la fornitura di dosi ai Paesi più fragili, perché possano proteggere i loro cittadini e per impedire l'insorgenza e la diffusione di nuove e pericolose varianti. Solo il 2,8% di chi vive in un Paese a basso reddito ha ricevuto almeno una dose di vaccino, a fronte di quasi il 50% della popolazione mondiale - sottolinea. L'Italia ha recentemente triplicato le donazioni di vaccino, da 15 a 45 milioni di dosi, da distribuire principalmente attraverso il meccanismo COVAX".

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 20 ottobre 2021 alle 10:00
Autore: Simone Gioia
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