"Hanno fatto un polverone per 45 giorni. Hanno rallentato le istituzioni e minacciato l’Aventino. Ore e ore di trasmissioni e fiumi d’inchiostro sprecati. Hanno addirittura chiesto il Giurì d’onore per poi farsi dare torto e sentirsi dire che avevo solo correttamente svolto il mio ruolo di parlamentare. Se pensassi soltanto al bene di Fratelli d’Italia invocherei lunga vita a questa opposizione inconcludente, ma avendo a cuore la nazione spero che presto maturi un’opposizione istituzionale".

Lo dichiara oggi, intervistato dal Corriere della Sera, il deputato Giovanni Donzelli di Fratelli d'Italia, che ieri è stato assolto dal Giurì d'onore della Camera.

"Fra le accuse surreali di queste settimane c’è stata anche quella che per rispetto istituzionale avrei dovuto dire quello che ho detto in un luogo diverso. Un parlamentare se ha qualcosa da dire lo deve fare in Parlamento, nel tempio della democrazia. Non siamo lì solo per premere bottoni. Questo è il nostro modo trasparente di fare politica: così abbiamo sempre fatto e così continueremo" ha sottolineato il coordinatore del partito di Giorgia Meloni, che poi ha aggiunto: "Se qualcuno si scandalizza sui toni aspri ricordo che da altre parti sono state dette cose molto più pesanti nei nostri confronti, sia ora che quando eravamo all’opposizione. Non so se ci rendiamo conto che Meloni è stata addirittura accusata di “avere le mani sporche di sangue” per la tragedia di Cutro o definita “la mandante dell’omicidio di Willy Monteiro”. La democrazia non può funzionare che la sinistra è inattaccabile e alla destra si può dire di tutto".

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 17 marzo 2023 alle 11:50
Autore: Simone Gioia
vedi letture
Print