2 milioni di lavoratori, oltre il 10% dei quali (circa 210mila) nel solo Veneto, costretti a casa da domani perchè senza Green Pass, visto che le strutture pubbliche e private ad oggi impegnate nel processo dei tamponi non riescono a soddisfare le richieste dei cittadini: questo il quadro allarmante e drammatico disegnato dalla CGIA di Mestre che preoccupa il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Luca De Carlo.“Lo Stato deve rispettare e tutelare il diritto al lavoro dei suoi cittadini: se il Green Pass può essere ottenuto sia con vaccino che con tampone, allora deve mettere tutti in grado di ottenerlo, facendo fronte alle necessità e alle emergenze”, sottolinea De Carlo. “Questo vuol dire da un lato che il costo del tampone non può ricadere sul singolo lavoratore e dall’altro che è necessario potenziare il sistema pubblico e privato che sta lavorando al massimo delle sue potenzialità, ma che non può far fronte a un numero così massiccio di richieste contemporanee. Tutto questo è frutto di una mancanza di visione di questo Governo: si è voluto introdurre surrettiziamente l’obbligo di vaccinazione imponendo quello di Green Pass, non valutando però l’impatto che il fattore tamponi avrebbe avuto sull’intero sistema.

Sono vaccinato, ma contrario all’obbligo di Green Pass: o l’esecutivo si assume la responsabilità di introdurre l’obbligo vaccinale, oppure mette nelle condizioni tutti i lavoratori di poter accedere senza difficoltà ai tamponi. In un momento così drammatico per l’economia non si possono mettere a repentaglio 2 milioni di posti di lavoro e il futuro di migliaia di aziende italiane impossibilitate a confrontarsi lealmente con i competitor europei solo perché il Governo non è stato in grado di assumersi la responsabilità di una scelta”.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 18 ottobre 2021 alle 10:00
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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