"Dispiacciono le polemiche e le divisioni su un disegno di legge che ha come obiettivo quello di combattere l'odio e che dovrebbe dunque essere patrimonio di tutto il Paese. La discriminazione è un reato, non un comportamento qualsiasi, e come tale va perseguito: non significa solo discernere tra situazioni diverse, ma privare persone di diritti, dignità o del proprio status, in violazione anche dell’articolo 3 della Costituzione, secondo il quale siamo tutti uguali davanti alla legge. Ogni discriminazione va rimossa, anche quelle nei confronti delle persone LGBT, così come già il nostro ordinamento fa nei confronti di quelle basate sulla fede religiosa, la nazionalità o l'etnia. È normale che ci sia una dialettica tra Stati se leggi approvate in un Paese appaiono potenzialmente in violazione di accordi internazionali.

Noi stessi, come Italia, abbiamo appena firmato in sede UE contro una legge ungherese che penalizza gravemente la comunità LGBT in quel Paese. Diverso è invece intervenire su una legge che è ancora in discussione e su cui il Parlamento sta ancora lavorando per esprimere compiutamente la volontà popolare su un certo argomento. In questo caso, le Camere hanno il diritto-dovere di continuare il loro lavoro senza tener conto di alcun tipo di pressione esterna: vale per il Vaticano come varrebbe per qualsiasi altro Stato che dovesse esprimersi su un progetto di legge ancora in formazione", cosi il Sottosegretario all'Interno Ivan Scalfarotto a L'Aria che Tira Estate.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 24 giugno 2021 alle 06:50
Autore: Redazione PN
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