"Draghi sta facendo un ottimo lavoro. Sono fiducioso che si potranno conseguire i risultati auspicati. Rivolgo lo sguardo oltre l’emergenza; quando torneremo a votare e ad avere un governo espressione del voto popolare. Sento dire: qualsiasi sia l’esito, dovremo avere sempre Draghi. Esagerazioni che non sono utili, neanche a Draghi".

Lo ha detto al Corriere della Sera, l'ex Presidente del Consiglio ed esponente di Articolo Uno Massimo D'Alema.

"A me preoccupa innanzitutto la prospettiva del sistema democratico. È sbagliato considerare il voto popolare come una minaccia. Penso che in questo stato d’eccezione una delle riforme debba riguardare proprio il sistema politico. Va ricostruito. Compresi i partiti - afferma D'Alema. Il sistema non funziona. Produce ammucchiate elettorali che si scontrano in modo violento; perché una campagna in cui chi ha un voto in più controlla il Parlamento è drammatica. Non è vero che chi vince governa il Paese. Da quindici anni si fanno governi che con il voto non c’entrano nulla - prosegue. Adotterei il sistema tedesco: il proporzionale con sbarramento al 5%; la sfiducia costruttiva, che limita l’instabilità che il proporzionale può portare; il finanziamento della politica". E sul rapporto con il Partito Democratico, D'Alema dice: "Si è aperto un dialogo. Apprezzo il lavoro di Letta per aprire e rinnovare il Pd. Sono un militante di base, farò quello che deciderà il compagno Speranza. Anche perché bisogna ricostruire il partito democratico nel suo rapporto con il Paese. Il Pd è figlio di una stagione in cui si teorizzava che le ideologie erano finite, e servivano partiti aperti, senza strutture. Tutte queste idee erano sbagliate. Nello stesso tempo, la destra prendeva forza perché, al contrario, era ideologica e strutturata".

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 06 novembre 2021 alle 11:15
Autore: Simone Gioia
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