“La legge sul conflitto d’interesse è una delle prime battaglie del MoVimento 5 Stelle ed è un tema non più rinviabile. Nella capigruppo dello scorso maggio ho chiesto alla presidenza della Camera la calendarizzazione della nostra proposta di legge, a prima firma della collega Anna Macina, nel calendario dei lavori dell’Aula di Montecitorio, dove è stata inserita per essere esaminata e votata a luglio”. E’ quanto scrive in un post sulla sua pagina facebook il capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, Davide Crippa, che aggiunge: “La proposta di legge del MoVimento, infatti, è stata presentata e depositata già nel 2018, ed è stata incardinata, in commissione Affari costituzionali, a maggio del 2019. Dopodiché, nei mesi successivi, il presidente Giuseppe Brescia, che è anche relatore del provvedimento, ha avviato tutte le importanti audizioni degli esperti sulla materia, che si sono concluse già a dicembre”.

“Sappiamo che Brescia è al lavoro su un testo condiviso – sottolinea Crippa - e sosteniamo la sua azione, confidando nella disponibilità al dialogo e al confronto da parte delle altre forze che sostengono il Governo. Voglio ricordare inoltre che, ad agosto del 2019, nei 20 punti programmatici per il Governo Conte 2, il MoVimento ha inserito proprio la legge sul conflitto d’interessi, indicandola come prioritaria. Lo spirito di questa proposta di legge è quello di prevenire, a monte, eventuali conflitti d’interessi.

“Ciò che vogliamo, quindi – spiega ancora l’esponente penta stellato - è che le scelte di un decisore politico, che devono sempre essere orientate al bene comune, non siano più condizionate in alcun modo da un suo interesse privato. La nostra proposta inciderà su tutti i settori strategici del nostro Paese come ad esempio l'editoria, le infrastrutture o le telecomunicazioni”.

“Quello che immaginiamo non è un mero sistema sanzionatorio che punisca ex-post comportamenti inopportuni – aggiunge Crippa - bensì efficaci forme di controllo che prevengano il problema. Per chi vorrà andare al governo ci saranno obblighi di dichiarazione stringenti sul patrimonio proprio e dei propri parenti”.

“Una legge sul conflitto d’interessi non è più rinviabile, non ci siamo mai fermati, e non intendiamo farlo perché, per noi, rappresenta una priorità, conclude.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 15 giugno 2020 alle 22:30
Autore: Ivan Filannino
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